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720 quesiti trovati
Enti locali
Si chiede se rientra nella facoltà di un condomino visionare, nella sede di un Comando di Polizia municipale, l'esito di una segnalazione inviata dall'amministratore condominiale allo stesso Comando, riguardante il perdurare, oramai da alcuni anni, del parcheggio di un'autovettura in evidente stato di abbandono a lato della strada che fiancheggia il condominio.
Pubblico impiego
Un Comune ha bandito un concorso per istruttore contabile, specificando nel bando l’ufficio di destinazione dei vincitori. È lecito, a procedura concorsuale non ultimata, emettere un bando di mobilità per lo stesso profilo e ufficio di destinazione, ai fini della copertura di un ulteriore posto, oppure è necessario ultimare la selezione e scorrere la graduatoria?
Sanità
L'Asl locale ha disposto il trasferimento di un ambulatorio di oculistica dal presidio territoriale di una città all'ospedale di una città vicina. Si vuol sapere se la direzione generale fosse o meno tenuta agli adempimenti previsti dal comma 461 della legge 244/2007 (Finanziaria 2008).
Sono vedova, dipendente pubblica a tempo indeterminato e madre di tre figli di 25, 22 e 13 anni. Nell'articolo 1, comma 180, della legge di Bilancio per il 2024 (n. 213/2023) è stabilito che hanno diritto alla decontribuzione Inps, nella misura del 100% per il triennio 2024-2026, le madri di tre figli, assunte a tempo indeterminato, ma non è specificato se i figli devono essere a carico e, tantomeno, se devono essere conviventi. Chiedo chiarimenti all'esperto.
Scuola e Università
Vorrei sapere se, all’inizio del secondo quadrimestre di una classe di terza liceo scientifico, è possibile cambiare indirizzo (dal liceo scientifico tradizionale al liceo scientifico "sportivo").
Mia figlia frequenta l’ultimo anno di liceo artistico e, per problemi di salute, nel primo quadrimestre ha accumulato molte assenze. Vorrei sapere qual è il numero massimo di giorni di assenza oltre il quale c’è il rischio che non venga ammessa agli esami di maturità. Inoltre, in caso di problemi di salute, quali sono i servizi attivabili per gli studenti cui è impedita la frequenza della scuola?
Dopo aver provato diversi farmaci, è stato individuato quello che ha su di me minori effetti collaterali, i quali incidono negativamente sulla mia professione. Ho un referto dello specialista che mi ha seguito - e che ho già condiviso con il medico di base – in cui è scritto che devo assumere sempre lo stesso farmaco, preferibilmente della "marca" indicata dallo specialista (e che ho già assunto). Il mio medico di base, tuttavia, si rifiuta di prescriverlo in Dpc (distribuzione per conto), insistendo a prescrivermi un generico differente e a dosaggio maggiore, con peggioramento degli effetti collaterali. È legittimo il comportamento del mio medico di base? Non so come risolvere questa situazione.
A norma della legge 104/1992, un dipendente pubblico con disabilità in situazione di gravità, che continua a lavorare, fruisce di permessi per se stesso e nel contempo, essendo stato eliminato il principio del “referente unico dell’assistenza” (Dlgs 105/2022, «Attuazione della direttiva (Ue) 2019/1158 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019, relativa all'equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza e che abroga la direttiva 2010/18/UE del Consiglio»), è assistito dai tre fratelli, che a loro volta fruiscono dei permessi. Considerato che i giorni di permesso del disabile e dei fratelli non devono necessariamente essere fruiti nelle stesse giornate, i fratelli possono fruire di permessi quando il disabile è al lavoro (in presenza o in smart working)? A quanto ammonta il totale di giorni complessivamente fruibili in un mese dal dipendente e dai tre fratelli?
Nel caso in cui si preveda di dimettersi (per esempio nei primi mesi dell'anno) dall'impiego in un ente locale per passare a un'altra pubblica amministrazione, i permessi orari per visite mediche (18 ore annue) e per motivi familiari (18 ore annue), possono essere fruiti interamente entro la data delle dimissioni oppure devono essere riproporzionati?
Sono stato da poco assunto da un ente locale con contratto a tempo indeterminato, inquadrato in categoria D, mentre precedentemente (senza soluzione di continuità dal 2016) sono stato dipendente di un altro ente locale ed ero inquadrato in categoria C. Volevo sapere se ho diritto alle 28 giornate di ferie più quattro di festività soppresse. Secondo l'articolo 61, comma 1, lettera a, del Ccnl 2019/2021 comparto Enti locali, potrei avere già da subito diritto alle 32 giornate. Ma lo stesso articolo si riferisce al trattamento economico e normativo dei dipendenti a tempo determinato, oppure indirettamente si applica anche ai dipendenti di ruolo?
Appalti pubblici
Ho ricevuto un ordine da una scuola statale per fornitura di materiali. Ho consegnato il materiale con vari documenti di trasporto parziali, completando la fornitura entro tre mesi. Ho emesso fatture elettroniche parziali a fine mese per i vari Ddt consegnati (per ogni fattura inviata erano richiamanti i Ddt del mese di competenza). La scuola ha rifiutato le fatture, motivando che devo fare una sola fattura relativa alla fornitura completa come da ordine. Come devo comportarmi? La normativa prevede di inviare la fattura differita a fine mese raggruppando i Ddt del mese di competenza o al massimo entro 15 giorni del mese successivo.
Con l’articolo 1, commi da 342 a 354, della legge di Bilancio per il 2023 (n. 197/2022), vengono ridefiniti i limiti e le diposizioni inerenti all’applicazione delle prestazioni occasionali attraverso modifiche puntuali all’articolo 54-bis («Disciplina delle prestazioni occasionali. Libretto Famiglia. Contratto di prestazione occasionale») del Dl 50/2017, convertito in legge 96/2017. Queste modifiche si applicano anche alle scuole che si avvalgono di esperti esterni reclutati tramite bandi Pon-Fse (programma operativo nazionale-fondo sociale europeo) e sottoscrivono contratti di prestazioni occasionali? C’è il limite - a decorrere dal 1° gennaio 2023 - del compenso annuo non superiore a 10mila euro e, per l’esperto, esiste il limite di 2.500 euro per le prestazioni rese complessivamente a favore dello stesso “utilizzatore”? Che cosa succede se, eventualmente, l’istituzione scolastica e/o l’esperto superano tale compenso annuo?
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