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173 quesiti trovati
Privacy e Compliance
Una società a responsabilità limitata, nuova cliente del nostro studio, ha effettuato, nel 2023, prelievi dal proprio conto di 500, mille e duemila euro - senza mai superare la soglia dei cinquemila - per un importo complessivo di 100mila euro. Tali prelievi sono stati indicati contabilmente come "anticipi amministratori". La società ha un buon utile, oltre a riserve distribuibili degli anni precedenti. Lo studio aveva l'obbligo di segnalare l'operazione dei prelievi ai fini antiriciclaggio? In caso di risposta positiva, come deve comportarsi ora?
Se, dopo aver effettuato le riconciliazioni contabili di fine anno, propedeutiche alla riclassificazione del bilancio di esercizio per una società in contabilità ordinaria, il saldo del conto "denaro in cassa" evidenzia valori eccessivamente elevati, difficilmente verosimili per la natura dell'attività, e l'organo amministrativo, su richiesta di chiarimenti del professionista, fornisce solo risposte vaghe e poco precise, riferendosi a pagamenti senza giustificativi e a prelievi dei soci in contanti, senza specificarne gli importi, qual è il comportamento corretto che, in base alla normativa antiriciclaggio, il professionista deve adottare? Dovrebbe effettuare una segnalazione di operazione sospetta alla Uif (Unità di informazione finanziaria) o una segnalazione di violazione dell'uso del contante, sebbene non si abbia alcuna conoscenza di quali sono i soggetti coinvolti, del numero di operazioni e del loro importo, quantunque si possa sospettare un utilizzo oltre i limiti?
Nel contesto della normativa antiriciclaggio, e in riferimento alle operazioni che un dottore commercialista deve eseguire nei confronti della clientela, in particolare per quanto riguarda la compilazione dell'AV.3 - Istruttoria cliente, si chiede quali sono le "operazioni" che vanno indicate nell'apposita sezione. Più in dettaglio, quali categorie di operazioni devono essere specificamente riportate nell'AV.3? Per esempio, oltre alle operazioni di trasferimento di fondi e pagamenti, è necessario includere anche altre tipologie di transazioni?
Dopo la morte dell'ultimo genitore, un lavoratore dipendente, non sposato e figlio unico, ha trovato nell'abitazione del defunto una somma considerevole di denaro contante, di cui non conosceva l'esistenza. Egli vorrebbe, ora, versare tale somma sul proprio conto corrente, dichiarandone alla banca la provenienza, ai fini antiriciclaggio, e inserire lo stesso importo nella dichiarazione di successione, trattandosi di un valore superiore al 10% dell'imponibile ereditario. Nel caso di contestazione da parte dell'Erario (per palese incoerenza tra i redditi prodotti e la somma depositata in banca), l'inserimento della cifra rinvenuta nella dichiarazione di successione, insieme con la dichiarazione antiriciclaggio fornita alla banca, è sufficiente per dimostrare che non vi è stata alcuna evasione da parte del contribuente?
All’interno di uno studio di dottore commercialista, che provvede al corretto adempimento degli obblighi di adeguata verifica del cliente, come bisogna comportarsi in merito all’aggiornamento del fascicolo del cliente nel caso in cui, alla scadenza convenzionale dei 36 mesi del termine stabilito in relazione al livello di rischio, non si rilevi alcuna variazione? È sufficiente utilizzare il modello AV 07 (controllo costante) oppure occorre rifare tutti i modelli?
Un'associazione appartenente al Terzo settore beneficia del 5 per mille e vorrebbe ringraziare i benefattori con l'omaggio di un gadget. Di alcuni conosce già i dati, perché comunicati dagli stessi, mentre per gli altri chiede se esiste un modo per avere almeno nome e cognome.
Nel febbraio 2022 ho emesso un assegno di 6mila euro omettendo la dicitura “Non trasferibile”. La banca ha segnalato il fatto all’Ufficio antiriciclaggio il quale mi ha inviato un atto di contestazione di infrazione al Dlgs 231/2007. Nella contestazione mi veniva indicata la possibilità di far pervenire entro 30 giorni deduzioni difensive corredate da idonea documentazione e di richiedere audizione. Mi veniva inoltre indicata la possibilità di aderire, entro 60 giorni, all’oblazione mediante versamento di una somma di circa 1.200 euro. Entro il termine di 30 giorni ho inviato la mia memoria difensiva e la richiesta di audizione. In assenza di risposta da parte dell’ufficio, all’approssimarsi del termine dei 60 giorni, ho effettuato il versamento dell’importo a titolo di oblazione. Dopo circa 18 mesi dalla richiesta, l’Ufficio antiriciclaggio mi ha inviato un invito a presentarmi per l’audizione. Nel caso le mie argomentazioni difensive venissero accolte, potrò recuperare l’importo dell’oblazione? In caso negativo sarei titolato a richiedere un risarcimento per l’evidente ritardo nella risposta senza il quale forse avrei potuto evitare il versamento di quella somma?
Vorrei sapere se un commercialista, ai fini dell'antiriciclaggio, debba inserire nel fascicolo della clientela il mandato professionale per l'attività di elaborazione di cedolini paga e adempimenti connessi (apertura di posizioni presso enti previdenziali eccetera). Analogamente, un centro elaborazione dati contabili deve inserire il mandato nel fascicolo della clientela?
Vorrei conoscere quali potrebbero essere le sanzioni se un massoterapista (Mcb: massaggiatore capo bagnino) ha emesso fatture elettroniche a privati nonostante il divieto. Come si può rimediare a questo errore?
Sono dipendente di un istituto di credito, area corporate lending, e mi occupo di valutare richieste di finanziamenti chirografari da parte di piccole e medie imprese (Pmi). I nostri sistemi recepiscono i dati presenti nella Centrale dei rischi (Cr) gestita dalla Banca d'Italia, ma non raramente è la società stessa, nella persona del titolare effettivo, che tra le varie documentazioni allega anche la Cr dettagliata, dalla quale risulta nello specifico una serie di dati sensibili riguardanti il suo stato esposizione a sistema (chi lo finanzia, per quale importo, eventuali garanzie eccetera). Considerato che i dati a disposizione della banca sono in qualche maniera "censurati" - nel senso che la banca è a conoscenza dei numeri ma non dei dettagli delle varie esposizioni (per esempio, non sa quali sono gli altri istituti di credito che affidano la società) - vorrei sapere se è possibile utilizzare i dati della Cr dettagliata inviata spontaneamente dal cliente oppure se tale visione del documento è contro la normativa.
In una successione ereditaria, avente a oggetto una quota del 33,33% in una società di capitali, viene a crearsi una comunione fra tre eredi (ciascuno titolare di un terzo della quota citata). Ai fini dell'antiriciclaggio, deve considerarsi quale titolare effettivo il rappresentante comune? Oppure ciascuno dei partecipanti alla comunione (in gergo tecnico "comunisti") pro indiviso?
Sono un docente e ogni tanto impartisco lezioni private su piattaforme online in videochiamata. Sono tenuto a qualche adempimento - per esempio rilascio di informative - in base alla normativa sulla privacy (regolamento Ue/679/2016 - Gdpr, General data protection regulation)?
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