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16 quesiti trovati
Bonus edilizi
Mia figlia, incapiente e fiscalmente a mio carico, fa parte del mio nucleo familiare ed è proprietaria di un'abitazione oggetto di interventi detraibili al 110 per cento. Premesso che le spese saranno sostenute da me, vorrei sapere se:- i contratti relativi agli interventi dovranno essere conclusi con me o con mia figlia;- le fatture dovranno essere intestate a me o a lei;- nella cessione del credito alla banca dovrà risultare il mio nome, qualora abbia assolto al pagamento delle fatture;- l'assicurazione Rc (per bonus 110 per cento) dovrà essere a mio nome, in quanto pagante, o a nome di mia figlia.Infine chiedo se, in caso di stipula di contratti e di intestazione delle fatture al sottoscritto, sia necessario disporre di una delega da parte di mia figlia.
Mia moglie ha ereditato un immobile al mare, di cui è proprietaria esclusiva. Attualmente la casa è utilizzata, in parte, come abitazione principale da mia figlia e viene usata, per l'altra parte, dalla famiglia come alloggio per le ferie. Mia moglie non percepisce alcun reddito, mentre io sono pensionato e siamo in regime di separazione dei beni. Dovendo riqualificare l'immobile (lavori edili,infissi, impianto fotovoltaico) con una spesa stimata intorno agli 85mila euro, vorrei sapere se posso detrarre io tali costi, ovviamente provvedendo io ai bonifici.
Mia suocera è proprietaria di una baita nella quale sono in corso lavori di ristrutturazione edilizia. La relativa segnalazione di inizio lavori (Scia) è stata presentata a nome di mia moglie che ha ricevuto una delega da mia suocera. I primi acconti sono stati pagati da mia moglie con un bonifico per lavori di ristrutturazione. Cosa deve fare mia moglie per beneficiare delle detrazioni fiscali? Per lei sarebbe meglio fare subito un atto di compravendita tra madre e figlia o è sufficiente registrare il preliminare di compravendita anche se i lavori sono già cominciati? Non vorrebbe perdere le eventuali detrazioni su bonifici già effettuati.
Mia moglie e io, pensionato, non abbiamo capienza Irpef. Mio figlio, invece, lavora, ma ha una residenza e un domicilio diversi dal nostro. Siccome spesso non riesco a fruire delle detrazioni per le spese di manutenzione straordinaria dell'immobile di mia proprietà, l'amministratore mi ha detto che potrei far pagare queste spese condominiali a mio figlio e, in questo modo, lui potrebbe recuperarne parte a livello fiscale. È corretto? E, nel caso, qual è la normativa di riferimento?
Lo scorso anno mia figlia ha sostituito la caldaia a condensazione dell'appartamento di sua esclusiva proprietà e, su indicazione della ditta installatrice, ha effettuato dal suo conto il bonifico con la causale relativa alle ristrutturazioni edilizie. Nell'anno, però, non ha conseguito redditi. Risultando a mio carico, posso fruire della detrazione originariamente spettante a mia figlia, se vivo in un'altra città?
La mia famiglia possiede una seconda casa nella quale vorremmo cambiare gli infissi. Io, in qualità di figlio del proprietario, posso pagare i lavori e avere accesso all'incentivo fiscale? Lo posso fare a mio nome? Quali documenti devo allegare, trattandosi di una seconda casa?
Desidero sapere se - per beneficiare delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie, bonus mobili ed ecobonus per la sostituzione della caldaia previste per il 2018 - è necessario che io trasferisca la mia residenza nell’appartamento oggetto degli interventi. Nel dettaglio, mia madre - fiscalmente incapiente, ma unica proprietaria dell'immobile - ha già stabilito la propria residenza fiscale nell'appartamento in questione, sito nel Comune di Verona. Io, invece, sono residente a Trento ma sono titolare di un contratto di “comodato d’uso gratuito” regolarmente registrato per l'immobile in questione. Va aggiunto che né io né mia madre siamo proprietari di altri immobili nel comune di Verona e che le fatture per tali lavori sono a me intestate, così come io disporrò i bonifici di pagamento.
Vorrei sapere se è possibile detrarre le spese sostenute per l'acquisto di un box pertinenziale e l'Iva corrisposta per un fabbricato di classe energetica A su un immobile intestato a mia figlia, a mio carico fiscale, ma non convivente con me nello stato di famiglia, fino a giugno 2018. Il rogito è stato effettuato il 16 marzo 2017. I bonifici delle spese sostenute risultano a nome di noi genitori e di nostra figlia, divenuta poi titolare dell'immobile. Anche il rogito riporta i nostri estremi e quelli di nostra figlia. In alternativa, il coniuge di nostra figlia (il matrimonio è avvenuto a giugno 2018) potrebbe aver diritto alle detrazioni di cui sopra sul suo sostituto d'imposta (730 congiunto - coniuge a carico e convivente) in assenza di reddito del titolare del bonifico e dell' immobile (cioè nostra figlia e sua moglie)?
Una madre ristruttura la casa dove ha sede lo studio del figlio. Tale studio, composto da una sola stanza, non è però interessato dalla ristrutturazione che si concentra al secondo piano della casa (accatastata come immobile unico). La donna, avendo pagato tutti i lavori, può fruire delle agevolazioni?
In merito alle detrazioni per ristrutturazione, vorrei sapere se la persona che sostiene le spese, la quale risulta intestataria di bonifici e fatture, può fruire del bonus anche se non è proprietaria dell'immobile, né convivente del possessore o detentore, ma comunque sua parente. Nello specifico, si tratta di una madre che sostiene le spese per la casa del figlio. Lo stesso quesito si pone in merito alle detrazioni per l'acquisto di elettrodomestici e mobili.
Sto ristrutturando la mia abitazione. Sono redditualmente incapiente: le mie trattenute annuali dell'Irpef sono inferiori al risparmio fiscale per il bonus annuale. Desidererei sapere come mi posso comportare per detrarre tutto il bonus fiscale annuo. Posso cederlo a una persona fisica? Posso cederlo a un professionista munito di partita Iva?
Mia figlia è unica proprietaria di una porzione di fabbricato di civile abitazione, sito nel centro storico di un paese. La proprietà necessita di significativi interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica. In qualità di futuro comodatario intenderei accollarmi le spese per i lavori strutturali e, più in generale, per quelle opere che fruiscono delle agevolazioni fiscali previste dal “sismabonus”, mentre le spese che scontano le agevolazioni previste dall'“ecobonus” rimarrebbero a carico della proprietà. Fermi restando i relativi limiti di spesa agevolabile, si chiede conferma del fatto che la fruibilità delle detrazioni concesse al comodatario (sismabonus) non precludono l’utilizzo di quelle spettanti alla proprietà (altre spese di ristrutturazione ed ecobonus), temporalmente pressoché sovrapposte e comprese nello stesso intervento edilizio.
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