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1787 quesiti trovati
Condominio
Abito da pochi mesi in un condominio in cui alcune spese vengono ripartite in parti uguali tra i condòmini e non con il criterio dei millesimi. Tali spese riguardano la manutenzione di un impianto centralizzato di aerazione dei singoli appartamenti e l'impresa di pulizie. In particolare per queste ultime, sono stati esclusi alcuni condòmini che hanno un accesso privato alle loro abitazioni nonostante il contratto con la ditta preveda anche la pulizia di diverse aree comuni (rampa garage, corridoio di manovra garage, cortile e vialetto interno al condominio eccetera). L'amministratore, interpellato al riguardo, afferma che entrambe le scelte risalgono a decisioni assunte in ambito di assemblea annuale diversi anni addietro, ma né l'amministratore né altri condomini sono in grado di fornire i verbali da cui risultano le citate decisioni. Che cosa posso fare al riguardo?
Nel giardino condominiale confinante con il parcheggio del condominio stesso, i cui posti auto non sono assegnati singolarmente, ho fatto installare - a mie spese - una presa della corrente (a norma) che preleva la corrente dalla mia abitazione. Solo quando il posto auto adiacente alla presa è libero, ricarico la batteria dell'auto. È necessaria l'approvazione del condominio?
Alcuni condomini hanno chiesto al Presidente del tribunale la nomina di un amministratore a seguito della non approvazione dei bilanci dopo che da 11 anni si continuava la gestione in regime di prorogatio e dopo che sono stati accertati, con numerose sentenze civili e amministrative, problemi strutturali e di sicurezza e abusi edilizi con ordini di demolizione di due interi appartamenti. Il Presidente ha prontamente nominato prima un amministratore, poi un secondo e un terzo, che con la scusa dei troppi impegni hanno rinunciato all'incarico. Che cosa possono fare a questo punto i condòmini?
I condòmini possono visionare i dati (superficie delle unità e coefficienti di variazione) che sono stati utilizzati per la redazione delle tabelle millesimali, oggetto di prossima discussione ed eventuale approvazione dell'assemblea? Lo chiedo perché l'amministratore mi ha dato una risposta negativa, motivata con ragioni di privacy.
In un condominio composto da due unità abitative i due proprietari hanno sottoscritto un atto notorio con cui si sono assegnati parti comuni in uso esclusivo e perpetuo. Tale assegnazione è trasferibile a terzi, in caso di vendita, e agli eredi, in caso di decesso dei due attuali proprietari?
Un immobile storico, sottoposto a vincolo della Soprintendenza, è oggetto di ristrutturazione del prospetto esterno. Alcuni condòmini ritengono che i proprietari dei balconi aggettanti, anch’essi decorati con fregi particolari, come tutta la facciata liberty, debbano accollarsi il costo dei ripristini. Altri, invece, ritengono che i balconi, facendo parte del prospetto anche come ornamenti e decoro architettonico, debbano essere considerati parti comuni, alla pari del prospetto, e che le spese per essi vadano suddivise secondo la tabella generale. Qual è il criterio da adottare?
Nel condominio in cui abito non è stato approvato il bilancio preventivo. Attualmente ho un credito, nei confronti del condominio, generato dal versamento di quote per lavori straordinari che non sono mai stati effettuati. L'amministratore mi ha pure comunicato per iscritto l'importo della quota al cui rimborso ho diritto. Per essere rimborsato, devo attendere l'approvazione del bilancio preventivo?
Ho acquistato un appartamento nel 2021 e, a tutt'oggi, nel consuntivo annuale del condominio risulta un credito del venditore (residente all'estero per lavoro) di circa 400 euro. A chi spetta tale somma? Va restituita al venditore, spetta all'acquirente o va suddivisa tra i condòmini?
Il regolamento di un condominio può stabilire limiti d’uso alle proprietà destinate ad abitazione civile?
Vorrei sapere se in un condominio, dotato di allacciamenti alla rete elettrica e a quella del gas, si può tenere e usare sul proprio balcone aggettante una bombola di gas collegata al barbecue senza creare problemi per la sicurezza.
In un edificio di nuova costruzione, nel cui garage si sono già verificati furti, durante un’assemblea partecipata da circa 100 proprietari si è discussa la proposta di installare un sistema di apertura dei cancelli elettrici basato sul foto-riconoscimento delle targhe auto. La discussione è stata bloccata da un singolo condomino, che l’ha contestata per due motivi: - la necessità, per lavoro, di accedere al suo box con auto spesso diverse, per cui la comunicazione molto frequente all’amministratore delle targhe da abilitare avrebbe rappresentato un onere vessatorio e una indebita limitazione del suo pieno diritto di godimento del box; - al momento dell'acquisto del box, non era presente il sistema di foto-riconoscimento targhe, né se ne faceva cenno nel capitolato o nel regolamento. Il diritto rivendicato dal condomino, per i citati motivi, è meritevole di tutela giuridica a scapito dell’interesse generale a una migliore prevenzione dal compimento di atti illeciti e danneggiamenti delle proprietà private e condominiali? L’installazione del sistema descritto costituisce innovazione? Con quale maggioranza dovrebbe essere approvata?
Le spese condominiali relative a lavori nei locali garage, per l'adeguamento dell'impianto antincendio al fine dell’ottenimento dell’agibilità, sono a carico del nudo proprietario oppure dell'usufruttuario?
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