Se il promotore finanziario lavora in team con il padre
Un promotore finanziario apre la partita Iva e lavora per la stessa casa mandante del padre, anch'egli promotore, con un contratto di team in base al quale presta la sua opera sotto la supervisione del padre e agisce su parte dello stesso pacchetto clienti. Le provvigioni per il lavoro su questi clienti vengono riconosciute al promotore "figlio", con riduzione di quelle che spetterebbero al promotore "padre". Si chiede se questo caso sia compatibile con il regime forfettario e se si possono ravvisare profili di elusività (per esempio, che il figlio venga considerato collaboratore familiare del padre, dal momento che agiscono entrambi sugli stessi clienti).
Quesito con risposta a cura di
Paolo Meneghetti
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