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27 quesiti trovati
Commercio e artigianato
Una società artigiana in nome collettivo, con una decina tra dipendenti e soci lavoratori, esercita la lavorazione del legno (produzione di serramenti) con codice Ateco 162310, stipulando con i privati contratti di appalto, che prevedono la cessione e posa dei manufatti. Assieme con i beni di propria produzione, la società commercializza anche prodotti acquistati da terzi (sempre serramenti o affini) aventi la stessa destinazione. Nel corso del tempo, questo secondo genere di beni ha generato un volume di affari pari ai due terzi del fatturato. All’azienda può essere contestata la qualifica di "artigiana", essendo nettamente prevalente la componente commercializzata rispetto a quella prodotta? C'è il rischio che le vengano revocati i benefici tipici dell’artigianato? Si potrebbe rientrare nel campo della multiattività (con il codice 162310 per la produzione, e il codice 475320 per il commercio), considerando comunque sempre il codice 162310 come codice principale (essendo quello che appare in Camera di commercio) oppure va indicato il codice 475320 come attività primaria e l’altro come attività secondaria, adottando l’Isa (indice sintetico di affidabilità) del codice prevalente?
Sono titolare di una farmacia e ho installato un distributore automatico di parafarmaci, attivo 24 ore su 24, all’esterno del punto vendita. Ho censito il distributore sul portale dell’agenzia delle Entrate e ho inviato la Scia (segnalazione certificata di inizio attività) al Suap (sportello unico per le attività produttive) del Comune. Vorrei sapere se devo comunicare la presenza del distributore anche al Registro delle imprese o se, comunque, vi sono ulteriori adempimenti da assolvere.
Una società a responsabilità limitata semplificata ha il seguente oggetto sociale: «Operazioni in campo immobiliare, sia per conto proprio che di terzi; inoltre, la società potrà svolgere tutte le attività economiche e finanziarie, mobiliari, immobiliari, commerciali, industriali, che l'organo amministrativo ritenga utili o necessarie per la realizzazione delle attività che costituiscono l'oggetto sociale». In questo contesto può rientrare anche un'attività di agenzia di pratiche varie verso terzi, comprese le pratiche sull'immigrazione di stranieri, senza la necessità di modificare l'oggetto sociale?
Ho un'attività, come ditta individuale, di bar-pasticceria-gelateria e sono iscritto all'Inps come commerciante. Dato che il 90% dei beni che vendo sono prodotti da me e dal mio coadiuvante nel nostro laboratorio, posso chiedere di diventare anche artigiano, in quanto l'attività prevalente è proprio questa? In caso di risposta positiva, come devo fare per iscrivermi?
Vorrei un chiarimento sull'incompatibilità tra l'attività di agente immobiliare e altre attività. In particolare, la legge 39/2018 prevede che «l’esercizio dell’attività di mediazione è incompatibile con l’esercizio di attività imprenditoriali di produzione, vendita, rappresentanza o promozione dei beni afferenti al medesimo settore merceologico per il quale si esercita l’attività di mediazione». Nel caso di una società che ha come oggetto sociale la costruzione e ristrutturazione di immobili, tale norma preclude all'agente immobiliare solamente la possibilità di far parte del consiglio di amministrazione oppure impedisce anche la semplice partecipazione alla compagine societaria? Essere, quindi, unicamente socio con una partecipazione non di maggioranza (33% circa) è causa di incompatibilità, nonostante l'agente non gestisca personalmente l'attività?
Sono titolare di una Scia (segnalazione certificata di inizio attività) per la vendita online di auto usate. Posso depositare le auto acquistate in una mia proprietà, sita in un altro comune, indicando quest'ultima come unità locale alla Camera di commercio?
Un'estetista, in regime forfettario, ha come negozio un immobile concesso in comodato d'uso gratuito dalla madre. Ora, non riuscendo più a seguire tutti i lavori, vorrebbe dedicarsi esclusivamente ai massaggi/pedicure e cedere (per le "specialità" unghie e mani) la sua clientela a un'altra estetista, con partita Iva, cui affitterebbe una postazione nel negozio, e alla quale chiederebbe un canone mensile. Dato che l'immobile è in comodato, e dato che il contratto stipulato prevede il divieto di sublocazione e/o subcomodato, è possibile procedere con la stipula di un contratto di affitto di poltrona?
Nel 2004 ho trasferito la mia azienda all'interno di un centro commerciale, dopo avere redatto un atto notarile nel quale il titolare del centro commerciale sottoscriveva un contratto di "affitto di ramo d'azienda" nei miei confronti, con durata prestabilita di cinque anni, non rinnovabile tacitamente. Nel 2009 sono "uscito" dal centro commerciale e ho continuato la mia attività in un'altra sede. Dal 2004 compare nella visura camerale questo affitto di ramo d'azienda, che la Camera di commercio non vuole eliminare, a meno di un deposito di atto "di pari forza"; tuttavia, in questi anni, la vecchia proprietà ha ceduto il centro commerciale e chi la rappresenta si rifiuta di recarsi con me dal notaio per redigere un atto di fine dell'affitto (anche se di per sé inutile). La Camera di commercio ha risposto negativamente alla mia richiesta di procedere di ufficio alla cancellazione dell'atto. Come posso fare per eliminare l'atto di affitto di ramo d'azienda dalla visura camerale?
Essendo in possesso di una cassa telematica e non avendo in precedenza aderito alla lotteria degli scontrini, sono obbligato ad adeguare il registratore di cassa telematico alla lotteria degli scontrini istantanea 2023 entro il prossimo 2 ottobre?
Vorrei sapere se è possibile, per un soggetto che possiede i requisiti necessari per qualificarsi come meccanico, aprire una partita Iva come attività di meccanico libero professionista e collaborare con diverse officine tramite contratti per prestazioni d'opera senza avere una propria officina e dunque senza sede fissa. In caso di risposta affermativa, quale codice Ateco occorre avere? Vi è obbligo di iscrizione alla Camera di commercio e di versamento alla previdenza artigiana?
Vorrei sapere qual è la decorrenza e quale la scadenza per la comunicazione dei titolari effettivi al registro delle imprese
Un agente generale assicurativo è andato in pensione a fine 2021, senza dare alcun tipo di comunicazione ufficiale e senza avere riconosciuto alcuna indennità di fine rapporto ai propri subagenti, che si sono ritrovati a collaborare con un nuovo agente della stessa compagnia assicurativa, avendo un nuovo mandato dall'inizio dell'anno 2022. Visto il silenzio da parte dell'agente ormai in pensione, entro quali termini il subagente può chiedere ciò che gli spetta per tutto il periodo di collaborazione (provvigioni, indennità di clientela, indennità di fine rapporto)?
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