Così i lavori pagati dal figlio sono detraibili dal padre
Un nucleo familiare è composto da tre persone: marito e moglie, titolari di redditi da lavoro dipendente, e un figlio, titolare di partita Iva, in regime forfettario. Il marito è unico proprietario dell'abitazione principale e delle relative pertinenze. Entro il 31 dicembre 2024, nelle pertinenze saranno sostenuti lavori di demolizione e ricostruzione agevolabili grazie al “sismabonus ordinario", con percentuale dell'80 per cento. I coniugi non hanno liquidità sufficiente a sostenere materialmente le spese, mentre il figlio dispone delle somme necessarie. Quest’ultimo - che, essendo in regime forfettario, non ha la possibilità di detrarre la spesa - può comunque sostenerla, effettuando il bonifico dal proprio conto corrente, ma indicando il codice fiscale del padre, quale beneficiario alla detrazione? In alternativa, è preferibile che il figlio faccia un bonifico a favore dei genitori, come prestito infruttifero, e che questi restituiscano l'importo man mano che maturano le rate della detrazione?
Quesito con risposta a cura di
Marco Zandonà
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