Diritto di famiglia

    La casa resta a un genitore finché il figlio è «mantenuto»

    Sono divorziato da sette anni e mi sono risposato. Ho due figli maggiorenni avuti dal primo matrimonio. L'ex moglie percepisce l'assegno di divorzio ed è assegnataria della casa coniugale. Il più giovane dei figli, oggi ventunenne, vive con la madre ed è titolare di un assegno di mantenimento. A causa del mio licenziamento (sono attualmente disoccupato), ho fatto ricorso al giudice per chiedere la revoca dell'assegno di divorzio e dell'assegno di mantenimento del figlio, nonché l'assegnazione della casa coniugale. Nella sentenza il giudice ha disposto il termine dell'assegno di mantenimento del figlio tra due anni. Quello che vorrei capire è se questo implica, a tale data, anche il decadimento dell'assegnazione della casa coniugale oppure se, per regolare questo aspetto, è richiesta un'ulteriore causa in tribunale.