Abusi edilizi: le sanzioni non cadono in prescrizione
Nel 1972 è stato edificato un capannone, nei limiti della cubatura, ma in aumento della superficie rispetto alla licenza edilizia rilasciata. L'immobile è stato accatastato allo stato di fatto e le tasse comunali annuali sono state pagate sulla superficie reale. Nel 1991 è stato chiesto, e ottenuto, un ampliamento; sulla licenza edilizia è riportata la superficie della nuova concessione, ma sulle tavole - firmate dalla commissione edilizia e dal sindaco - risulta la pianta sia con la superficie esistente, superiore a quella concessa nel 1972, che con la superficie del nuovo ampliamento. Il tutto è stato accatastato, il proprietario ha fatto la denuncia Imu e il Comune, nel corso degli anni, ha incassato le imposte senza evidenziare la presenza dell'abuso. Ora il proprietario ha incaricato un tecnico per regolare la situazione mediante sanatoria e sarà notificata una sanzione. Il proprietario stesso può chiedere uno sconto, visto che con la domanda di ampliamento si è autodenunciato e ha accatastato l'immobile pagandone l'Imu, senza che il Comune per anni gli contestasse alcunché?
Quesito con risposta a cura di
Massimo Sanguini
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