Tributi locali

    Se il vedovo non risultava co-usufruttuario della casa

    EM

    Nel 2000, mia madre ha donato a uno dei due figli la nuda proprietà della sua casa di abitazione, tenendo per sé l'usufrutto. Questo fabbricato era intestato catastalmente solo a lei: non era cointestato con il coniuge (anche se costruito con i risparmi di entrambi), perché il terreno su cui sorge era stato ereditato da mia madre. Il notaio che ha redatto l'atto di donazione non ha tenuto conto della presenza del marito, che, pertanto, non compare come co-usufruttuario. Nel 2001, la casa è stata ristrutturata, utilizzando somme provenienti dai risparmi e dalle pensioni di entrambi i coniugi, che erano in regime di comunione legale. Deceduta mia madre, è avvenuto il ricongiungimento dell'usufrutto alla nuda proprietà in capo al figlio. Il padre, coniuge superstite, vive ancora adesso nella casa coniugale, mentre il figlio risiede in un altro immobile di sua proprietà, per il quale gode dell'esenzione ai fini Imu. Ora, il Comune chiede al figlio il pagamento dell'Imu sul fabbricato ricevuto in donazione dalla madre defunta e abitato dal padre, coniuge superstite. In capo al padre c'è qualche diritto (di abitazione, d'uso, o altro) per cui la casa da questi abitata possa essere considerata esente dall'Imu?

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