Previdenza e pensioni

    Requisiti per l'iscrizione alla Gestione coltivatori diretti

    Una ex insegnante in pensione apre una partita Iva per la coltivazione di agrumi nel 2016. Dato che di fatto non è mai riuscita ad avviare in pieno l'attività (non ha avuto mai dipendenti e mai dei veri e propri clienti), nel marzo 2022 ha chiuso la partita Iva. Nel frattempo l'Inps, mediante avviso di cartelle, ha provveduto a chiedere i contributi previdenziali Ivs dei coltivatori diretti per il periodo 2016-2022. Tenuto conto che la signora è in pensione da almeno 15 anni, che non c'è stato fatturato di vendita di prodotti agricoli, che ogni anno ha dichiarato un totale di redditi dominicali pari a 629 euro e redditi agrari per 298 euro, e che oltre al reddito di pensione, ha dichiarato redditi diversi (collaborazioni occasionali derivanti dall'esercizio di attività di docente per i doposcuola) per un importo inferiore a mille euro euro lordi, è corretto che l'Inps pretenda il pagamento di tali contributi previdenziali?

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