L'efficientamento energetico e la quota «involontaria»
Vorrei un chiarimento in merito all'applicazione della norma Uni 10200-2018. Un supercondominio è formato da cinque corpi di fabbrica, per un totale di 185 unità abitative. Tutte le unità sono provviste di valvole termostatiche e relativi ripartitori per la contabilizzazione del calore. Nel 2016, quando sono state installate le valvole ed è stata riqualificata la centrale termica, il tecnico ha realizzato il progetto per il calcolo e la contabilizzazione del calore, assegnando a ogni unità immobiliare i millesimi di quota "involontaria". Nel 2022 un condomino ha eseguito opere di efficientamento energetico, producendo tutta la documentazione necessaria e inviandola all’Enea. In pratica, le intercapedini dell'unità in cui abita sono state insufflate con materiale termoisolante (lana di roccia), ed è stata rilasciata la certificazione sul materiale e sulla posa da parte della ditta. Sono stati sostituiti tutti gli infissi con vetri con trasmittanza termica di 0,027 kW/m2, i cassettoni con tapparelle tutte coibentate, le tende da sole, la porta capo scala blindata, e sono state installate pompe di calore. Grazie a tali interventi l'unità immobiliare è passata dalla classe F alla classe C. Il condomino ha diritto alla revisione dei millesimi della quota involontaria? Le spese di revisione chi le paga? Il singolo o il supercondominio?
Quesito con risposta a cura di
Cesarina Vittoria Vegni
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