Il dirigente di una Pmi e l'iscrizione al Previndapi
Stiamo procedendo con l'assunzione di un dirigente in una Pmi metalmeccanica. Il Ccnl (contratto collettivo nazionale di lavoro) di riferimento è quello del dirigenti industria Pmi Confapi-Federmanager. Non è chiaro se ci sia o meno l'obbligo di iscrizione alla previdenza complementare. La disciplina legale dei dirigenti dice che: «Sono tenute obbligatoriamente ad iscriversi al Previndapi (Fondo di previdenza per i dirigenti delle piccole e medie aziende industriali) le imprese industriali (aderenti alla Confederazione italiana piccola e media industria) per le quali non operino iniziative, casse o fondi comunque diretti ad assicurare, a favore dei dirigenti, con il contributo delle imprese stesse, forme di previdenza integrativa complessivamente analoghe a quelle garantite dal Previndapi". Il Ccnl fa riferimento solo agli importi da versare, mentre la nota informativa del Previndapi depositata presso la Covip il 25 luglio 2022 sembra dare per scontata l'adesione, in maniera o diretta o tacita. Il comma 2 articolo 1 del Dlgs 252/2005, invece, narra che l'adesione alle forme pensionistiche complementari è libera e volontaria. Il dirigente è quindi obbligato a versare il suo 4% a tale fondo e far versare l'altro 4,5% all'azienda?
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