FRAZIONAMENTO DEI TERRENI E DEPOSITO IN COMUNE
Tre persone, nel 2007, acquistano fra loro e, in solido, un terreno agricolo di circa 9.500 metri quadrati nelle seguenti proporzioni: 500/1000; 395/1000 e 105/1000. Oggi intendono donare tale fondo ai rispettivi figli, frazionandolo in tre particelle catastali distinte, in modo che ogni figlio possa vantare su ogni particella i millesimi di proprietà che gli verranno donati dal genitore. Il frazionamento si rende necessario in quanto i donatari intendono stipulare fra di loro e/o con terzi contratti di locazione agraria e l'agenzia delle Entrate, per la registrazione del contratto esige che i fondi siano individuati da particelle catastali distinte. Il quesito è: può l'ufficio del territorio (catasto terreni) rifiutare la registrazione del frazionamento pur avendo invocato l'applicazione dell'ultimo comma dell'articolo 30 del Dpr 380/2001? Mi potete indicare qualche sentenza per poter contestare al catasto la decisione presa?
Quesito con risposta a cura di
Antonio Iovine
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