Come correggere la fattura errata sui lavori agevolati
Un edificio unifamiliare è soggetto a interventi agevolati con il superbonus. Il primo Sal (stato avanzamento lavori), pari al 30 per cento, è stato raggiunto il 30 settembre 2022. Il 31 dicembre 2022 è raggiunto anche il secondo Sal, al 60 per cento; gli interventi sono diversi e sono eseguiti da imprese diverse che operano con sconto in fattura. Il secondo Sal viene asseverato e a gennaio 2023 vengono trasmesse le comunicazioni di cessione del credito. In seguito si viene a conoscenza che la fattura emessa da un fornitore, che ha come oggetto un unico intervento, nel formato xml presenta un errore: non riporta l’importo dell’Iva, pur essendo indicata l’aliquota corretta. Il documento, visionato ai fini del rilascio dell’asseverazione Enea e del visto di conformità, è la copia analogica della fattura, che riporta correttamente tutti i dati e gli importi. Si ritiene che l’emissione di una nota credito nel 2023 e di nuova fattura faccia venire meno il presupposto di raggiungimento del Sal. Si potrebbe emettere una nota di variazione in aumento per l’Iva con data 2022 pagando la sanzione per tardivo invio? In caso positivo, andrebbero rifatte le comunicazioni di cessione e l'asseverazione Enea? Altrimenti quale altra soluzione si consiglia?
Quesito con risposta a cura di
Marco Zandonà
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