APE VOLONTARIA: ININFLUENTI LE PRECEDENTI DIMISSIONI
Sono un dipendente Inps con oltre 36 anni di contribuzione e con più di 64 anni di età. Ho tutti i requisiti previsti per accedere all'Ape volontaria (anticipo finanziario a garanzia pensionistica), la cui applicazione sembra però ritardare enormemente. A questo punto, vorrei presentare le dimissioni, dando i due mesi di preavviso richiesti dalla mia amministrazione (per evitare penalizzazione economica) e poi, appena possibile, presentare la domanda di Ape volontaria. Ho pensato di agire così, sia per non rimandare troppo la cessazione del mio rapporto di lavoro, sia perché - essendo possibile la continuazione dell'attività lavorativa contestualmente all'utilizzo dell'Ape - la richiesta di dimissioni non dovrebbe essere implicita nella domanda (nel mio caso, l'Inps ha il doppio ruolo di gestore dell'Ape e di datore di lavoro). Mia moglie mi ha messo la classica "pulce nell'orecchio", dicendomi che una volta dimesso non potrò fruire dell'Ape volontaria. È così?
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