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13414 quesiti trovati
Accertamento e Riscossione
Per gli accertamenti esecutivi degli enti locali, il termine di notifica resta di cinque anni (ossia con scadenza il 31 dicembre del quinto anno), oppure rimane valida la proroga di 85 giorni, ex articolo 67 del Dl 18/2020, convertito in legge 27/2020? La giurisprudenza non ha espresso sentenze univoche.
Iva
Sono un contribuente che per anni ha adottato il regime semplificato, ex articolo 18, comma 5, del Dpr 600/1973. Negli ultimi due anni, non ho avuto operazioni attive o passive. Tuttavia, durante il 2023, ho erroneamente inviato tre dichiarazioni Lipe (liquidazioni periodiche): le prime due prive di movimenti, e la terza con una fattura per il rinnovo del contratto con il fornitore del servizio Pec (posta elettronica certificata), mostrando il credito Iva della fattura. In ottobre ho emesso tre fatture in regime forfettario ai miei clienti. Esiste la possibilità di correggere/rettificare l'invio errato della liquidazione periodica del terzo trimestre, così da dimostrare un cambio di comportamento che mi permetta di adottare il regime forfettario, anziché restare nel regime semplificato anche per il 2023? Ci sono altre soluzioni per questa situazione?
Fiscalità immobiliare e catasto
Una persona fisica ha fruito delle agevolazioni fiscali sull'acquisto della prima casa e ha trasferito la residenza, entro i diciotto mesi previsti dalla normativa, nel Comune dove è ubicata l'abitazione. Si chiede se è possibile rinunciare alle agevolazioni entro i diciotto mesi con comunicazione all'agenzia delle Entrate, e successivamente rivendere entro i cinque anni l'immobile acquistato e se, in tal caso, è possibile fruire ancora dei benefici se si acquista un altro immobile nello stesso Comune entro un anno dalla vendita del primo e vi si trasferisce la residenza entro i diciotto mesi
Dichiarazione dei redditi
Vorrei sapere se, percependo un assegno di divorzile di 3.080 euro annui, sono tenuta a presentare la dichiarazione dei redditi avendo altresì solo la prima casa.
Ero proprietario di abitazione principale a Torino. Nel mese di agosto 2016 ho acquistato un secondo immobile ad Alassio (in provincia di Savona), accendendo un mutuo a tasso variabile, A settembre 2018 mi sono trasferito per motivi di lavoro e ho venduto l’immobile di Torino spostando la residenza nell'immobile di Alassio, che pertanto è diventato la mia unica proprietà. Se non ho male interpretato, nella sentenza della Cassazione n. 2565 del 2 febbraio 2018 si dice che è possibile scaricare parte degli interessi passivi del mutuo per la seconda casa. Potrei avere qualche notizia al proposito?
Irap
Vorrei un chiarimento sul quadro IS della dichiarazione Irap. Una società impiega lavoratori stagionali, anche con due o più contratti durante lo stesso anno e per anni diversi. Ai fini della deduzione Irap nei limiti del 70% del costo sostenuto per ogni lavoratore stagionale impiegato (a eccezione del premio Inail, deducibile per intero), fermo restando il conseguimento dei 120 giorni minimi di impiego per due periodi d'imposta, la deduzione spetta per il costo di tutti i contratti stipulati con il medesimo dipendente nel corso dello stesso anno solare?
Un contribuente ha presentato un modello TR (credito IVA trimestrale) del 1° trimestre 2023 per un importo di 40mila euro a compensazione, con apposizione del visto di conformità. Il trimestre successivo ha presentato un modello TR per un importo di 25mila euro a compensazione, fruendo dell'esenzione dall'apposizione del visto avendo i requisiti per fruire del regime premiale (punteggio Isa superiore all'8). L'agenzia delle Entrate ritiene superato il plafond dei 50mila euro consentito dall'applicazione del regime premiale per il secondo modello, ritenendo che l'importo compensabile sia solo di 10mila euro, cioè quanto non eccede il plafond complessivo, senza tenere conto del visto di conformità del modello precedente. Faccio presente che se si fosse presentato il primo modello senza visto ed il secondo con il visto non ci sarebbe stato alcun problema. Si richiede un parere in merito.
Redditi di lavoro dipendente
Un trasfertista, come definito dall'articolo 51, comma 6, del Dpr 917/1986 (Tuir), percepisce una indennità retributiva fissa, che è esente da imposizione contributiva e fiscale nella misura del 50 per cento. È compatibile, in aggiunta a quest'indennità parzialmente esente, la corresponsione di rimborsi analitici (a pié di lista) per spese di vitto, alloggio o di viaggio?
A seguito di una verifica contabile, a una società a responsabilità limitata, che svolge attività di consulenza alle imprese, vengono contestate la deduzione del costo e la detrazione Iva, in relazione a rimborsi spese per trasferte pagate ad alcuni professionisti e inseriti, da questi ultimi, come voce imponibile nelle fatture emesse. Il motivo del disconoscimento del costo dedotto e dell'Iva detratta, secondo il parere dei verificatori, risiede nella mancata esibizione dei giustificativi di spesa riportati nelle fatture dei professionisti. A tal fine, è corretto ritenere che i rimborsi imponibili Iva (in quanto tassabili per chi li espone in fattura, e deducibili per chi li riceve), una volta verificata l'inerenza degli stessi, non necessitano di esibizione di alcun giustificativo di spesa per la deduzione ai fini reddituali e la detrazione ai fini Iva?
Bonus edilizi
In un edificio di sei piani, l'ascensore esistente arriva fino al quinto piano, dove ci sono gli ingressi di tre appartamenti. Due di questi sono su due livelli e occupano porzioni del quinto e del sesto piano, tra loro congiunte con scale interne. La scala condominiale, invece, arriva al sesto piano, dove sono presenti le seconde porte di accesso agli appartamenti precedentemente descritti. Dovendo sostituire l'ascensore esistente, accedendo al bonus del 75 per cento, con uno che soddisfi i requisiti di dimensioni e accessibilità, ma che si ferma al quinto piano, si chiede se sono rispettate le specifiche sull'accessibilità previste dal Dm Lavori pubblici 236/1989, il cui articolo 3.2 prescrive che «l'ascensore va comunque installato in tutti i casi in cui l'accesso alla più alta unità immobiliare è posto oltre il terzo livello», visto che comunque l'accesso a tutte le unità immobiliari è garantito. Oppure si dovrebbe prevedere un montascale, posto sull'ultimo tratto della scala condominiale?
Essendo incapiente, il titolare di un credito d'imposta, pari a 100mila euro, derivante dal superbonus del 110 per cento, decide di cedere la quota relativa al primo anno, pari a un importo di 25mila euro. Il cessionario può compensare l'importo del credito acquisito interamente nel primo esercizio, oppure lo deve suddividere a sua volta in quattro esercizi?
Redditi d'impresa
Un soggetto esercente l'attività di noleggio con conducente ha acquistato una nuova autorizzazione nel corso del 2023 a mezzo atto di cessione d'azienda. Nel rogito notarile il prezzo di vendita risulta imputato per una parte ad attrezzature e per l'altra parte ad avviamento. Si chiede se il valore di avviamento commerciale sia soggetto ad ammortamento e, in caso affermativo, con quale coefficiente.
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