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4 quesiti trovati
Iva
Un contribuente, che nel 2022 è in regime forfettario, riceve a metà gennaio 2023 una fattura per servizi forniti da un prestatore estero (di un Paese Ue), datata in realtà 2022. Nel 2023 il contribuente in oggetto vorrebbe, per convenienza fiscale (oneri deducibili e detraibili importanti), ritornare al suo regime naturale, ossia quello della tenuta della contabilità semplificata. Vista la nuova natura del regime del contribuente, come bisognerebbe trattare, nello specifico, la fattura ricevuta dal prestatore estero nel 2023? il dubbio nasce sulla differenza nella trattazione dell'imposta sul valore aggiunto.
Per le fatture che ho emesso prima ma incassato dopo il superamento dei 100mila euro, dovrò applicare Iva e quindi riemettere la fattura con Iva oppure no? Se facciamo riferimento al caso del passaggio di regime da forfettario a semplificato da un anno d'imposta all'altro, direi che per queste fatture non deve essere applicata Iva. Stessa cosa per la detrazione Iva sugli acquisti, posso effettuarla dagli acquisti con data fattura dal giorno in cui ho superato il limite di 100.000 euro e per le fatture ricevute prima del giorno di superamento della soglia dei 100.000 ma pagate dopo il superamento della soglia dei 100.000, non devo considerarle?
Lavoro autonomo e partite Iva
Il quesito verte sulla possibile applicazione del regime forfettario. Chiedo se è corretta la seguente interpretazione. Per legge il regime forfettario è un regime “naturale”, ma non obbligatorio, e, quindi, chi ha optato per il regime ordinario deve sottostare al vincolo triennale di persistenza nello stesso. Pertanto: 1) se un contribuente, nel 2021, aveva fatturato meno di 65.000 euro, e nel 2022 ha optato per il regime ordinario, indipendentemente dal fatturato del 2022, ora se lo deve tenere fino al 2024; 2) se un contribuente, nel 2021, aveva fatturato più di 65.000 euro, e nel 2022 era obbligato ad adottare il regime ordinario, ma nel 2022 ha fatturato meno di 85.000 euro, dal 2023 può optare per il regime forfettario.
Un lavoratore autonomo, con partita Iva dal 2020, sta esercitando attività di consulenza e fino ad ora ha applicato il regime ordinario di contabilità. Dal 2023 vuole intraprendere anche l'attività di affittacamere per un'abitazione che possiede in Sardegna, e sempre dal 2023 vorrebbe passare al regime di flat tax che sarebbe il suo naturale. Per quanto tempo potrà applicare l'aliquota agevolata del 5% sui redditi prodotti nelle due attività a partire dal 2023? Due o cinque anni?
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