Vuoti contributivi sanabili con la «pace contributiva»
Mia figlia, nata nel 1985, lavora da sette anni, con contratto a tempo indeterminato, in una società del settore terziario. A suo tempo, senza essere mai stata occupata prima o avere versato alcun tipo di contributo, ha riscattato i tre anni di laurea breve, dal 1° novembre 2003 al 30 ottobre 2006, e poi i due anni di laurea specialistica, dal 1° novembre 2009 al 31 ottobre 2011. Successivamente, ha versato all'Inps contributi come lavoratrice dipendente, ma restano dei vuoti contributivi, in particolar modo con riferimento al periodo tra un corso di laurea e l'altro. Chiedo se questi vuoti possono essere colmati con contribuzioni volontarie e quale sarebbe, in caso di risposta affermativa, il criterio che l'Inps adotterà nel quantificare l'importo dei contributi volontari.
Quesito con risposta a cura di
Aldo Forte
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