Teleriscaldamento e riparto dei consumi anche per l'acqua calda
Nell'articolo «Sui controlli per i contabilizzatori si attende la decisione del Mise» pubblicato a pagina 34 del Sole dell'8 dicembre 2021, si parla di futuri “controlli ministeriali” sui contabilizzatori che misurano i consumi di energia e calore nei condomìni, da affidare, a tutela del consumatore, agli uffici metrici delle Camere di commercio. Ci sono norme attuative? E ne esistono per i controlli “a valle” dei misuratori del teleriscaldamento (Tlr)? Il nostro supercondominio usa il teleriscaldamento; le fatture indirizzate ai singoli palazzi (dotati di autonomi scambiatori di calore) indicano i Kwh consumati e l’importo totale in euro dell'intero complesso, senza distinguere euro e Kwh del solo riscaldamento, da quelli imputati solo all’acqua calda sanitaria (Acs). Inoltre gli scambiatori di calore del riscaldamento indicano consumi in Kwh, mentre quelli dell’Acs solo i metri cubi. Si pone quindi il problema del calcolo dei Kwh imputabili all’Acs, per ripartirne poi il costo tra i condòmini, a loro volta dotati di contatori individuali Acs in metri cubi e di contatori del calore sui termosifoni a "scatti".
Quesito con risposta a cura di
Matteo Rezzonico
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