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    Subappalto edile: il reverse charge non incide sull'aliquota Iva

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    Un'impresa che che svolge attività edile ha un contratto di subappalto nei confronti di un general contractor con codice Ateco 41 (Costruzione di edifici residenziali e non residenziali) per lavori in condominio agevolati con il superbonus 110 per cento. Il contratto prevede che l'impresa subappaltatrice proceda alla fornitura di opere finite edili e alla sostituzione, degli impianti termici. In particolare, tale impresa provvede direttamente all’acquisto dei materiali edili, degli impianti termici (caldaie a condensazione) utilizzando il proprio personale per la realizzazione delle opere edili e affidando a imprese terze l’installazione degli impianti. Poichè ai fini fiscali le opere rientrano tra le manutenzioni straordinarie, si chiede la corretta aliquota ai fini Iva delle fatture emesse nei confronti del general contractor che procede alla rifatturazione nei confronti del cliente finale senza applicare alcun ricarico. L'impresa subappaltatrice ha emesso fattura nei confronti del general contractor in reverse charge in quanto considerato sub appalto edile, nonostante la cessione di beni significativi (impianto termico). In caso di controllo, l'agenzia dell'Entrate potrebbe considerare errata l'applicazione del reverse charge e richiedere l'Iva esposta in fattura con il versamento del 22% di Iva?

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