Passaggio «forzato» dal mercato tutelato a quello libero
Essendo venuto a conoscenza nell'aprile 2023 che il Servizio elettrico nazionale (Sen) aveva chiuso il mio contratto (attivato per adempiere alle normative del 110 per cento) e che lo aveva trasferito a un altro fornitore di cui non mi sono state date le coordinate (in ottemperanza alla legge sulla privacy), ho provveduto - dopo una settimana circa - a chiudere il contatore con l'aiuto di un elettricista e comunicare al Sen i consumi fino a quella data, con la preghiera di chiudere definitivamente il contratto. Stessa comunicazione è stata data tre giorni dopo, quando ho capito quale era il nuovo fornitore. Quest'ultimo - nonostante numerose comunicazioni tramitedi Pec in cui rivendicavo la mia autonomia nella scelta dei fornitori mettendo in evidenza che sia Sen che il nuovo fornitore avevano disatteso la legge sulla privacy e l'articolo 3 della Costituzione, vendendo/cedendo il mio contratto senza mia autorizzazione e senza considerare il contratto da me firmato con il Sen - ha continuato a inviarmi fatture di "non consumo" (a testimonianza della mia prima Pec con la quale ho comunicato che non avrei attivato nessun contratto). Arera non può vendere il mio contratto perchè è un regolatore; io d'altro canto ho sempre scelto i fornitori in autonomia. Cosa ne pensa l'esperto?
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