Le entrate della Pro loco con lo stand gastronomico
Sono presidente di una piccola Pro loco, costituita in associazione di promozione sociale (Aps), le cui entrate provengono al 95% dai corrispettivi incassati per la somministrazione di pasti (da parte di uno stand gastronomico in sagra) in occasione dei festeggiamenti per il Santo Patrono. Tali ricavi non vanno distribuiti e vengono impiegati unicamente per finanziare le attività istituzionali (gite gratuite, promozione del luogo, conferenze, eventi gratuiti eccetera), con bilancio finale di cassa sempre prossimo allo zero. Con la riforma del Terzo settore, dato che la somministrazione pasti è sempre e comunque da considerare attività commerciale, la sua assoluta prevalenza avrebbe come conseguenza la determinazione del carattere di Ets (ente del Terzo settore) commerciale? In caso di risposta positiva, il calcolo dell'imponibile fiscale verrebbe determinato quale differenza tra i ricavi dell'attività commerciale e le spese della stessa (costi delle materie prime e costi amministrativi in occasione della sagra) oppure considerando tutti gli incassi e tutte le spese dell'associazione, comprese quelle afferenti alla sfera istituzionale?
Quesito con risposta a cura di
Romano Mosconi
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