La tardiva trasmissione dei documenti allo Sdi
Un contribuente forfettario, ex legge 190/2014 (di Stabilità per il 2015), ha aperto la partita Iva nel 2024. Per il periodo d'imposta 2024, ha emesso numerose fatture, tutte di importo modesto (200/250 euro), a privati, persone fisiche. Per difficoltà nell'utilizzo del software di fatturazione elettronica, tutte le fatture sono rimaste nello stato "da inviare allo Sdi". Quindi, a oggi, risultano non inviate al Sistema di interscambio (Sdi). Il contribuente intende procedere alla trasmissione allo Sdi e ravvedere le violazioni commesse, relative alle trasmissioni tardive. Tenuto conto che le operazioni non sono soggette a Iva, sembrerebbe applicabile l'articolo 6, comma 2, del Dlgs 471/1997, che prevede una sanzione del 5% dei corrispettivi non documentati o non registrati, oppure, addirittura, la sanzione fissa da 250 a 2.000 euro, stabilita quando la violazione non rilevi alla determinazione del reddito. Si chiede quali siano, nel caso prospettato, le modalità di ravvedimento da applicare e come vadano considerate le violazioni commesse, al fine di determinare i minimi di legge da prendere a base per effettuare il ravvedimento.
Quesito con risposta a cura di
Giorgio Confente
ProfessionistaProcedi con la lettura del Quesito
La lettura di Quesiti, anche nella modalità Free, è riservata agli iscritti al servizio dell'esperto risponde. Registrati per consultare questo contenuto.
OppureSCEGLI TRA LE NOVE AREE TEMATICHE O L'INTERO ARCHIVIO
CON L'ABBONAMENTO POTRAI:
- chiedere una conferma della validità della risposta alla luce delle eventuali modifiche intervenute;
- consultare le versioni precedenti delle risposte;
- salvare i tuoi preferiti;
- accedere allo storico dei tuoi quesiti nell'area personale e consigliare le risposte.
1 mese a9,00€Abbonati