La detrazione del residuo dopo lo sconto in fattura
Nel mese di ottobre 2022, ho stipulato il compromesso per l'acquisto di una casa. In seguito ho scoperto di avere diritto all'agevolazione sismabonus per l'85% del prezzo, pari a 81.600 euro. In fase di compromesso, ho accettato lo sconto in fattura (pari a 60mila euro) proposto dal costruttore, che dichiara di presentare il modello approvato e allegato al provvedimento dell’agenzia delle Entrate. Dato che il costruttore si rifiuta di effettuare un ulteriore sconto di 21.600 euro, vorrei capire se posso portare tale credito in detrazione, nei prossimi cinque anni, direttamente nella mia dichiarazione dei redditi. In caso di risposta positiva, poiché i versamenti per la caparra e per l'acconto non sono stati effettuati con bonifici "parlanti", ma solo con pagamenti tracciati, vista e considerata l’applicazione dello sconto in fattura da parte della ditta costruttrice, posso in ogni caso portare in detrazione 21.600 euro se, in fase di rogito, effettuo il bonifico bancario “dedicato” per un importo pari a 80mila euro? Tale cifra, seppure non complessiva, è maggiore rispetto alla quota di credito che verrà portata in detrazione.
Quesito con risposta a cura di
Marco Zandonà
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