La «categoria omogenea» che può fruire dei buoni pasto
Una società - nello specifico, una farmacia - intende erogare i buoni pasto elettronici ai dipendenti e ha individuato quale “categoria omogenea” coloro che svolgono un orario settimanale tra le 36 e le 40 ore (orario di lavoro su sei giorni e con quattro rientri pomeridiani), escludendo quindi le pari categorie che svolgono un orario settimanale inferiore a quello indicato e su un solo turno. È corretto che il datore di lavoro individui la categoria omogenea, ai fini dell’esenzione contributiva e fiscale dei buoni pasto, secondo propri criteri, oppure il buono pasto, per potersi considerare esente a livello contributivo e fiscale, deve comunque essere erogato a tutta la categoria omogenea (impiegati), compresi i dipendenti part time che svolgono un unico turno di lavoro? Inoltre, nel caso specifico, il buono pasto dev'essere erogato per sei giorni settimanali o solo per i quattro giorni in cui c’è il rientro pomeridiano?
Quesito con risposta a cura di
Ornella Lacqua
ProfessionistaProcedi con la lettura del Quesito
La lettura di Quesiti, anche nella modalità Free, è riservata agli iscritti al servizio dell'esperto risponde. Registrati per consultare questo contenuto.
OppureSCEGLI TRA LE NOVE AREE TEMATICHE O L'INTERO ARCHIVIO
CON L'ABBONAMENTO POTRAI:
- chiedere una conferma della validità della risposta alla luce delle eventuali modifiche intervenute;
- consultare le versioni precedenti delle risposte;
- salvare i tuoi preferiti;
- accedere allo storico dei tuoi quesiti nell'area personale e consigliare le risposte.
1 mese a9,00€Abbonati