L'attestato di rischio non ha valore di per sé probatorio
Nel 2017 il conducente di un autoveicolo rimase coinvolto in un sinistro stradale, a seguito del quale la compagnia assicurativa riconobbe una ripartizione di responsabilità paritaria (50% e 50 per cento).Il risarcimento della somma conseguente si perfezionò nel 2019. Successivamente, su tutti gli attestati di rischio relativi all'autoveicolo non è stato indicato alcun sinistro con colpa, né con responsabilità paritaria.Questa circostanza può indicare che in tale sinistro il conducente poteva avere avuto perlomeno la maggior parte della ragione? In questo caso, l'interessato potrebbe ancora agire per vedersi risarcita la restante quota di danno?
Quesito con risposta a cura di
Maurizio Di Rocco
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