Il supersismabonus «assorbe» i lavori di ristrutturazione
Un immobile - di proprietà di una persona fisica - è composto da due unità abitative e una pertinenza. È in corso un intervento di demolizione e ricostruzione. Il contribuente ha utilizzato la detrazione supersismabonus per tutti gli interventi strutturali sismici connessi alla ricostruzione dell'edificio, superando il tetto di spesa massima consentita (96mila euro per tre unità). Sono già stati presentati i modelli B1 e B2, relativi al collaudo/fine lavori della parte strutturale comune alle tre unità. Per gli interventi edili e di impiantistica, che devono essere ora realizzati esclusivamente all'interno delle due unità abitative, e non sono riconducibili a interventi di riqualificazione energetica (per esempio, il rifacimento dell'impianto elettrico e dell'impianto idraulico, la realizzazione dei bagni), è possibile utilizzare la detrazione "ordinaria" per gli interventi di recupero edilizio (detrazione del 50% in 10 anni, con il tetto massimo di spesa pari a 96mila euro per ciascuna unità)?
Quesito con risposta a cura di
Alessandro Borgoglio
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