I prelevamenti dei soci «stornati» con la distribuzione della riserva
Una società in nome collettivo ha rivalutato, in base al Dl 185/2008, il proprio immobile strumentale. La rivalutazione è stata effettuata solo ai fini civilistici, senza versae quindi l'imposta sostitutiva. A seguito della rivalutazione si è venuta a formare una riserva da rivalutazione. Siccome nel bilancio (la società è in contabilità ordinaria) esistono eccedenze nell'attivo relative a prelevamenti soci, si chiede se tali prelevamenti possono essere "stornati" alla suddetta riserva di rivalutazione, senza alcuna tassazione e quindi senza conseguenze fiscali né per la società né per i soci, come parrebbe di capire dalle circolari 11/E e 22/E del 2009.
Quesito con risposta a cura di
Gianluca Dan
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