I beni mobili acquistati e lasciati in Paesi extra-Ue
Una società italiana acquista stampi per lavorazione e attrezzatura (da ammortizzare) da una società cinese, senza che la merce venga importata in Italia: essa resterà presso il fornitore cinese per effettuare la lavorazione. La fattura che la società italiana riceve dal fornitore è rilevante ai fini dell’Iva in Cina, mentre, per quanto riguarda la disciplina Iva italiana, si è in presenza di una operazione fuori campo, a norma dell’articolo 7 del Dpr 633/1972, per mancanza del requisito della territorialità. Le fatture vanno registrate solo ai fini contabili, senza doverle integrare o registrare ai fini Iva, anche in caso di acquisto di attrezzatura di valore consistente (circa 45.000 euro, nella fattispecie in questione), che sarà di proprietà della società italiana, ma che materialmente rimarrà presso la società cinese? Inoltre, è richiesto qualche adempimento in tema di autofatturazione estera elettronica (ex esterometro)?
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