Previdenza e pensioni

    Enti locali: assegno sospeso per chi rientra in servizio

    Sono titolare di pensione con "opzione donna" da agosto 2023, a seguito di dimissioni presentate quale dipendente di ente locale. Stante l'ammontare ridotto dell'assegno pensionistico, intenderei chiedere la ricostituzione del rapporto di lavoro allo stesso ente locale, a norma dell'articolo 26 del Ccnl (contratto collettivo nazionale di lavoro) Funzioni locali 2019-2021 del 16 novembre 2022, seppure con articolazione a tempo parziale e non a tempo pieno. Qualora l'ente accettasse la richiesta di ricostituzione del rapporto di lavoro (con il medesimo inquadramento giuridico-economico e lo svolgimento delle stesse mansioni, seppure con articolazione a tempo parziale e non a tempo pieno), ciò potrebbe comportare l'applicazione del divieto di cumulo tra assegno e stipendio di cui all'articolo 19, comma 3, del Dl 112/2008, vigente nei confronti dei pubblici dipendenti? Oppure è tuttora applicabile l'articolo 63 del regio decreto 680/1938, che consente il godimento della pensione ai dipendenti di enti locali riassunti in servizio?