Due attività: bonus Sud solo per quella ammessa
Un’impresa di piccole dimensioni, ubicata in una delle regioni agevolabili in base al "bonus Sud", esercita nella stessa unità locale due attività. L'attività prevalente è quella di commercio (sezione G, divisione 46 Ateco); l'attività secondaria è quella di trasporto (sezione H, divisione 49). L’impresa, a oggi, non opera la distinzione delle attività ai fini Iva e non ha implementato la contabilità analitica con i centri di costo. Tenuto conto che il modello Cim (credito d'imposta mezzogiorno) prevede una dichiarazione sostitutiva a norma del Dpr 445/2000, con la quale si dichiara di «non operare nel settore dei trasporti e delle relative infrastrutture», questa impresa potrebbe presentare una istanza Cim riguardante un progetto di investimento iniziale relativo al solo codice Ateco del commercio? Oppure vige il divieto assoluto di accesso all’agevolazione, dovuto alla presenza dell’attività secondaria del trasporto merci? Il regolamento 1407/2013 “de minimis”, al pari del Gber (General block exemption regulation), prevede che, in caso di esercizio contestuale di più attività, alcune rientranti nel regime ed altre escluse, si debba operare la “separazione delle attività” oppure la “distinzione dei costi”. Nel caso prospettato, sarebbe questa una soluzione percorribile anche per il Cim?
Quesito con risposta a cura di
Barbara Marini
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