Definizione agevolata: ricalcolo e scomputo dopo aver sentito l'Ade
Una società, facente parte di un gruppo societario rientrante nella definizione di impresa unica, ha ricevuto un avviso bonario relativo all’anno 2018, contenente la proposta di definizione agevolata ai sensi dell’articolo 5 del Dl 41/2021. La società, per prudenza, non essendo definito l’importo delle agevolazioni fruite dalle singole società del gruppo nell’ambito del Temporary framework che avrebbero potuto fare superare i limiti previsti, ha rateizzato l’importo contenuto nell’avviso, senza fruire della definizione agevolata, al fine di evitare di incorrere nel rischio di pagamento parziale delle somme. Successivamente, avendo appurato che tali limiti non erano stati superati dall’intero gruppo, ha compilato il quadro RS (rigo RS401 – codice 42) del modello Redditi 2022, con l’ammontare del beneficio pari alla sanzione risparmiata e a ha inviato l’autodichiarazione "aiuti di Stato" nella forma abbreviata. È possibile, avendo già pagato le prime quattro rate trimestrali su 20, ricalcolare le residue rate sull'importo agevolato? Gli importi in eccesso, già pagati, possono essere scomputati successivamente, per esempio in occasione dell’ultima rata?
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