Acqua, lecita l'installazione di un contatore individuale
Un edificio condominiale è costituito da diverse scale. Soltanto pochi proprietari sono anche residenti. Il contatore dell'acqua è unico per tutto l'edificio e non sono installati contatori idrici individuali, per cui il riparto dei consumi dell'acqua, secondo la più recente giurisprudenza, viene effettuato in base ai millesimi di proprietà. Le spese fisse, invece, applicando lo stesso criterio di addebito del gestore idrico, sono ripartite in parti uguali. Se un condomino non residente, con bassi consumi idrici annuali, volesse installare un proprio contatore individuale, avrebbe diritto di procedere autonomamente a questa modifica, comunicarla all'amministratore e, di conseguenza, pretendere che la sua quota di consumi sia conteggiata applicando la tariffa pubblica ai suoi soli metri cubi (fermo restando il criterio di addebito della quota fissa)? Oppure tale modifica necessita di altri preventivi adempimenti procedurali, come una delibera di approvazione da parte dell'assemblea? Con quale maggioranza?
Quesito con risposta a cura di
Matteo Rezzonico
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