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85 quesiti trovati
Agricoltura
Sto valutando di vendere un uliveto, che ho acquistato, come imprenditore agricolo professionale (Iap), in due tempi differenti: una parte nel 2017 e l’altra a dicembre 2023. Entrambe sono state acquistate come azienda agricola (ditta individuale con requisito Iap), per cui, all'atto, ho anche beneficiato delle imposte indirette come piccola proprietà contadina (Ppc). In caso di vendita, appare scontato che dovrei pagare le maggiori imposte (imposta di registro, imposta catastale eccetera) relative al secondo atto, in quanto rivenderei l'area prima del quinquennio. Per questo terreno, acquistato nel 2023, potrei applicare la rivalutazione del terreno agricolo mediante perizia giurata e versamento del 16% del valore periziato? In questo caso, l'agenzia delle Entrate mi inquadrerebbe come persona fisica? Quanto al primo terreno, l'esperto conferma che sarebbe fuori dal pagamento delle imposte per la plusvalenza, in quanto sono decorsi più di cinque anni dall'acquisto? Preciso che il terreno è agricolo e rimarrà tale anche per la pianificazione urbanistica appena approvata.
Un coltivatore diretto, che si occupa di apicoltura, eroga prestazioni di consulenza apiaria a consorzi e ad altri agricoltori, e tiene delle mostre aperte al pubblico. Come va inquadrata tale attività supplementare? Come reddito occasionale, da dichiarare nel quadro RL del modello Redditi, oppure come attività professionale, eventualmente rientrante in regime forfettario, con iscrizione alla gestione separata Inps? Non è possibile, infine, ricondurla all'attività agricola?
In Piemonte, il titolo di imprenditore agricolo non a titolo principale (part time), rilasciato, a norma del Dlgs 99/2004 e del Dlgs 101/2005, da un'amministrazione comunale, ha validità - nell'ambito della stessa provincia - in ciascun Comune dove sono presenti i terreni nei quali lo stesso imprenditore agricolo esercita le proprie attività?
Un coltivatore diretto, nel 1996, ha acquistato terreni per due ettari, situati a 40 chilometri dalla sede dell'azienda. Oggi vorrebbe vendere questi terreni e acquistarne altri in aderenza alla sede dell'azienda stessa, fruendo della normativa sulla piccola proprietà contadina. Può accedere a tali agevolazioni?
Una società semplice agricola in regime speciale (con codice attività 01.21 - Coltivazione di uva) viene incaricata da un'azienda non agricola dello sfalcio erba delle proprie aree verdi. Tale servizio viene effettuato quando richiesto (tre o quattro volte l’anno), utilizzando il trattore di proprietà della società agricola. La fattura del servizio viene emessa con aliquota del 22 per cento. Qual è il comportamento da adottare nella liquidazione Iva e nelle dichiarazioni Iva? L’attività descritta, essendo fornita occasionalmente a terzi, ed essendo svolta mediante l’utilizzazione esclusiva di attrezzature normalmente impiegate nell’attività agricola dell’azienda, potrebbe definirsi, secondo l’articolo 34-bis del Dpr 633/1972, come «attività agricola connessa»?
Vorrei sapere se una società semplice agricola è esonerata dalla contabilità e dalla fatturazione elettronica, al pari di un imprenditore agricolo individuale, qualora abbia un volume di affari fino a 7.000 euro.
Un soggetto, coltivatore diretto e iscritto alla Camera di commercio come impresa agricola, è proprietario di terreni agricoli, di fabbricati rurali strumentali all'attività agricola (accatastati come D/10) e di un'abitazione, accatastata come A/3. Una volta andata in pensione questa persona, per mantenere il requisito della ruralità dei fabbricati agricoli strumentali (e, dunque, l'esenzione Imu per tali fabbricati), è necessario che l'impresa agricola rimanga attiva e continui a versare i contributi previdenziali all'Inps?
Una società semplice agricola del settore vitivinicolo - in regime speciale Iva, ex articolo 34 del Dpr 633/1972 - vende a clienti, sia privati che titolari di partita Iva in Italia e all'estero, il proprio vino imbottigliato. Per la vendita, essa provvede a emettere fattura per i titolari di partita Iva oppure documento commerciale per i privati. Si chiede se, per il trasporto tramite corriere, sia per le vendite nazionali che per quelle in Paesi Ue ed extra-Ue, l'impresa agricola debba emettere qualche altro documento, che accompagni la merce.
Una società agricola semplice, in accomandita, con volume di affari pari a due milioni di euro, può scegliere di restare in regime contabile semplificato, oppure è obbligata ad avere un regime contabile ordinario?
Un produttore agricolo, aderente al regime speciale Iva ex articolo 34 del Dpr 633/1972, è obbligato a emettere la fattura elettronica nel caso in cui il fatturato annuale sia inferiore a 25mila euro nel 2023?
Una società agricola semplice - formata da due soci, di cui uno è Iap (imprenditore agricolo professonale) - è soggetta alla tassazione Irap, oppure ne è esonerata?
Un produttore olivicolo, che ha avuto un'annata agraria disastrosa, può acquistare prodotti da terzi produttori agricoli in quantità superiori alla propria produzione - per il solo anno in corso - senza perdere le agevolazioni per gli imprenditori agricoli professionali (Iap) e le agevolazioni fiscali?
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