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2 quesiti trovati
Isee e sussidi
Dal 2022 sono in esodo (dal settore bancario) e percepisco mensilmente l’assegno straordinario dall’Inps. Mi è sempre stato detto che l’assegno straordinario non è da considerare reddito, tanto che, avendo diversi crediti d'imposta (spese straordinarie condominiali), non ne ho potuto beneficiare, in assenza della dichiarazione dei redditi. Ora l’università che frequenta mia figlia ha verificato la mia posizione reddituale e, sul portale dell’Inps, ha trovato una certificazione unica, a me peraltro mai inoltrata, da cui figura l’imponibile che l’istituto previdenziale mi ha riconosciuto come assegno straordinario; alla luce di questo fatto, l’università ha aumentato la retta di mia figlia di mille euro. È corretto che l’ateneo chieda una retta più alta, basandosi su un certificazione unica che riporta l’imponibile percepito nell’anno sotto forma di assegno straordinario?
Dal 1° dicembre 2022 sono cessato dal servizio in banca per accedere alle prestazioni straordinarie del Fondo di solidarietà del credito (Abi). L'assegno straordinario mensile erogato dall'Inps è assoggettato al regime fiscale della tassazione separata mediante l'applicazione dell'aliquota Tfr, ex articolo 19 del Tuir, Dpr 917/1986, e pertanto non fa cumulo con i redditi imponibili Irpef da dichiarare nel modello 730. Si chiede se tale assegno mensile straordinario erogato dall'Inps può essere escluso dal computo dei redditi utili ai fini della dichiarazione Isee, dato il suo particolare regime fiscale. La questione assume particolare rilevanza in relazione al pagamento delle tasse universitarie. Chiedo altresì se tale eventuale esclusione varrebbe anche per l'istituto dell'Isee corrente, che mi consentirebbe di anticiparne gli effetti rispetto ai soliti due anni di ritardo dei redditi indicati nell'Isee ordinario.
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