Modulo Adv senza contenuti
{ "slot": "Top" }
12 quesiti trovati
Dichiarazione dei redditi
Un lavoratore autonomo forfettario che accetta reddito proposto per il 2024, potrà detrarre nella dichiarazione 2025 l'acconto 2024 versato? Inoltre al reddito proposto si adeguano anche i contributi previdenziali Inps?
Accertamento e Riscossione
Un contribuente forfettario aderisce al concordato preventivo per il 2024. La proposta accettata prevede un reddito pari a 23.400 euro. Facendo la dovuta proporzione, in base al coefficiente di redditività, che in questo caso è pari al 78 per cento, il contribuente avrebbe componenti positivi da indicare nel modello Redditi 2025, relativamente al 2024, pari a 30mila euro. Se nel 2024 il fatturato sarà pari a 80mila euro (grazie anche a fatture emesse nell'anno precedente per circa 20mila euro), si chiede se tale somma, ben superiore al 30% o al 50% del reddito concordato, possa essere causa di esclusione o decadenza dal concordato. Inoltre, essendo il contribuente iscritto alla gestione separata Inps, si chiede anche quale importo concorrerà al calcolo del contributo dovuto relativamente alla gestione previdenziale.
Un contribuente nel 2023 ha applicato il regime forfettario ma dal 2024 è passato volontariamente al regime ordinario senza aver superato il limite di 85mila euro. Ho forti dubbi che possa accedere al Cpb (concordato preventivo biennale) in quanto il calcolo avverrebbe tenendo in considerazione il modello redditi su base forfettaria, mentre nel 2024 il contribuente determinerà il reddito in maniera ordinaria. Al punto 6.8 della circolare ADE mi sembra escluda il caso poiché il soggetto non avendo applicato gli ISA nel p.i. 2023 non può aderire alla proposta CPB prevista per i soggetti ISA per il biennio 2024/2025. Voi pensate che sia escluso dall'accesso al CPB?
Un soggetto, impresa individuale, ha debiti tributari rappresentati da: - cartelle esattoriali, tutte inserite in piani di rateizzazione in corso (con rate fin qui pagate tutte regolarmente alle relative scadenze); - avvisi bonari ex articolo 36-bis inseriti in piani di rateizzazione in corso (con rate fin qui tutte pagate regolarmente alle relative scadenze) - avviso bonario ex art 36-bis inserito in un piano di rateizzazione decaduto (mancato pagamento delle rate scadenti nel 2020 per problemi di liquidità legati al Covid) per il quale a tutt’oggi però non è ancora stata notificata la relativa cartella di pagamento dall’agenzia delle Entrate-Riscossione,che darebbe la possibilità di chiedere una rateizzazione e perciò procedere con il pagamento del debito tributario in questione. Si chiede se sia possibile accedere con questa situazione al concordato preventivo biennale.
Un lavoratore autonomo in regime forfettario che aderisce al Cpb (Concordato preventivo biennale) accettando il reddito proposto al rigo LM63 del modello Redditi Pf 2024, anno imposta 2023, chiede se ai fini del calcolo dell'acconto dovuto con il metodo storico il reddito proposto è da considerarsi come reddito lordo da cui verranno detratti i contributi previdenziali versati nel 2023 e se al suddetto reddito proposto nel modello Redditi Pf 2024 da inserire poi nella dichiarazione Redditi Pf 2025, verrà anche detratto il coefficiente di redditività.
Un contribuente, in regime forfettario, ha aderito al concordato preventivo biennale per il 2024. In sede di modello Redditi 2025, questo soggetto potrà dedurre, nel quadro LM, i contributi previdenziali dal reddito concordato, oppure quest'ultimo deve intendersi onnicomprensivo e, quindi, già al netto di qualsivoglia contributo previdenziale pagato?
Un libero professionista adotta nel 2023 la contabilità semplificata con conseguente applicazione degli Isa (Indici sintetici di affidabilità). Nel 2024 passa al regime forfettario, ricorrendone le condizioni, ma nel corso dello stesso anno viene supera la soglia dei 100mila euro di compensi incassati. Si chiede se in tal caso venga meno la condizione ostativa per l'accesso al Cpb (adesione, durante il primo periodo d'imposta oggetto di concordato, al regime forfetario) e se il professionista possa quindi aderire al concordato biennale (2024-2025).
Al fine della valutazione di convenienza all'adesione al concordato preventivo biennale, da parte di un soggetto forfettario, relativamente al periodo di imposta 2024, il reddito proposto in sede di dichiarazione dei redditi 2025 dovrà essere decurtato dei contributi previdenziali pagati nel 2024, oppure solo fino a concorrenza di quelli pagati nel 2023 ed esposti nel modello Redditi 2024?
Sulla base del reddito dichiarato per il 2023, il software del concordato preventivo biennale propone una misura di reddito per il 2024 e il 2025. In realtà, si è in grado di prevedere che, per una serie di vicende personali, l'annualità 2024 rimarrà molto al di sotto della cifra “stimata” dal software. Ciò premesso, non si ritiene utile aderire al concordato preventivo per il biennio 2024/2025. Pertanto, ci si domanda quando sarà possibile nuovamente aderire: per il biennio 2025/2026 oppure per il 2026/2027? In altre parole, qualora non si accetti il concordato, si scalerebbe di un anno oppure di due?
Redditi di lavoro autonomo
A un contribuente in regime forfettario, a seguito del calcolo elaborato in tema di concordato preventivo biennale, vengono chiesti componenti positivi pari a 89.858 euro. Nel 2024, questo soggetto supererà abbondantemente gli 85mila euro, per cui, nel 2025, egli passerà al regime ordinario. Risulta, pertanto, evidente la convenienza ad aderire alla proposta. Se il contribuente fatturerà più di 100mila euro, sarà comunque valida l'adesione al concordato? Nel 2024, egli dovrà comunque applicare l'Iva al superamento dei 100mila euro?
A un contribuente in regime forfettario, nel rigo LM63 del modello Redditi Pf 2024 viene proposto un reddito pari a 60mila euro. Nel caso di accettazione della proposta, tale reddito, nel modello Redditi Pf 2025, verrà ancora decurtato della percentuale relativa al coefficiente di redditività (per esempio, 78 per cento), oppure è da considerare come reddito lordo, da cui verranno dedotti solo i contributi previdenziali versati?
Non è chiaro, nell'attuale configurazione del concordato preventivo biennale, che cosa succede al forfettario il quale, in ipotesi di adesione per il biennio 2024 -2025, fatturi ricavi superiori a 100mila euro. Facendo un esempio, la proposta del Fisco si chiude con 60mila euro, ma nel 2024 e nel 2025 il contribuente fattura 120mila euro. Sembra di intuire che, sui ricavi eccedenti la soglia di 85mila euro, egli dovrà applicare Iva e ritenuta d'acconto. Non è chiaro, però, se nel 2026 potrà mantenere l'accesso al regime forfettario.
Smart24 Lavoro
Smart24 Superbonus
Modulo24 Famiglia
Modulo24 Società
Modulo24 Accertamento e Riscossione
Smart24 Fisco