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2255 quesiti trovati
Iva
Un contribuente ha presentato un modello TR (credito IVA trimestrale) del 1° trimestre 2023 per un importo di 40mila euro a compensazione, con apposizione del visto di conformità. Il trimestre successivo ha presentato un modello TR per un importo di 25mila euro a compensazione, fruendo dell'esenzione dall'apposizione del visto avendo i requisiti per fruire del regime premiale (punteggio Isa superiore all'8). L'agenzia delle Entrate ritiene superato il plafond dei 50mila euro consentito dall'applicazione del regime premiale per il secondo modello, ritenendo che l'importo compensabile sia solo di 10mila euro, cioè quanto non eccede il plafond complessivo, senza tenere conto del visto di conformità del modello precedente. Faccio presente che se si fosse presentato il primo modello senza visto ed il secondo con il visto non ci sarebbe stato alcun problema. Si richiede un parere in merito.
In caso di acquisto di beni da fornitore Ue per un importo superiore a 10mila euro o di servizi ricevuti da prestatore Ue o extra Ue, il forfettario deve integrare la fattura intracomunitaria o emettere autofattura, in caso di fatture extra Ue, e in ogni caso versare l'Iva tramite modello F24. Si chiede quale sia il codice tributo corretto.
Una Srl di gestione immobiliare acquista un ufficio con due posti auto pertinenziali, esercitando l'opzione Iva, subentrando nei contratti di locazione e classificando i beni tra le Immobilizzazioni materiali. Qualche anno dopo decide di cedere uno dei posti auto a un privato che abita nello stesso palazzo, in esenzione Iva. Tale cessione comporta la rettifica della detrazione per gli anni precedenti in applicazione dell'articolo 19, Dpr 633/1972?
Si chiede se le fatture di acquisto emesse con il riferimento all'articolo 74-ter, Dpr 633/1972, da agenzie di viaggio a carico di titolare di partita Iva in regime Iva ordinario (esercente attività industriale/commerciale), debbano essere ricomprese da quest’ultimo nel totale operazioni passive delle liquidazioni periodiche e nel quadro VF della dichiarazione annuale Iva.
In base all'articolo 19 bis1, comma 1, lettera e) del Dpr 633/1972, non è detraibile l’Iva relativa alle prestazioni di trasporto di persone se non sono oggetto dell’attività d’impresa. L’Iva, quindi, non è detraibile per i biglietti aerei, ferroviari e marittimi salvo che il soggetto non dimostri che il servizio acquistato costituisce oggetto della sua attività imprenditoriale. Si chiede pertanto che cosa si intende per "oggetto dell'attività" Si ipotizzi un consulente aziendale che eroga i propri servizi in città e regioni diverse, e sceglie di spostarsi con i mezzi come il treno. Può detrarre l'Iva sull'acquisto dei biglietti del treno, pagati con mezzi tracciabili?
Un idraulico ha sostituito un boiler elettrico nella sede di una società a responsabilità limitata. La fattura dev'essere emessa con Iva o in reverse charge ex articolo 17, comma 6, lettera a-ter, del Dpr 633/1972?
In sede di predisposizione della dichiarazione Iva, ci si accorge di dover rettificare tre liquidazioni periodiche presentate nel corso del 2023, con rettifiche a favore del contribuente (minore debito d'imposta). Si potrebbe (alternativamente) procedere al reinvio delle tre Lipe corrette oppure compilare direttamente il quadro VH in dichiarazione. In entrambi i casi, si chiede conferma che non siano dovute sanzioni, in quanto si tratta di correzioni a favore del contribuente.
Il credito Iva annuale 2023 può essere utilizzato per pagare l’Iva non versata relativa al 1° trimestre 2023? Dopo tale compensazione per rigenerare il credito Iva, si può inviare una dichiarazione Iva anno 2023 correttiva nei termini?
Un operatore italiano (promotore della triangolazione) acquista beni da un fornitore cinese (primo cedente) e ordina di consegnare i beni stessi al consumatore finale, negli Stati Uniti. I beni viaggiano dalla Cina agli Usa. Quali sono gli adempimenti cui è tenuto l'operatore italiano?
Nel caso di acquisti di beni tramite una piattaforma, molto spesso sorgono dubbi in merito alla corretta modalità di registrazione. Nel nostro esempio, tutti i documenti cartacei ricevuti si riferiscono ad acquisti di beni e riportano l'indicazione di inversione contabile, mentre i fornitori risultano iscritti al Vies (Vat information exchange system), per cui: 1) se si riceve fattura da un fornitore cinese con partita Iva italiana, l'autofattura avrà come tipo documento TD19, e come partita Iva si indicherà CN99999999999. Per integrazione e invio allo Sdi (Sistema di interscambio) rileva la data fattura; 2) se si riceve fattura da un fornitore cinese con partita Iva francese, l'autofattura avrà come tipo documento TD18, e verrà indicata la partita Iva francese. Per integrazione e invio allo Sdi rileva la ricezione fattura; 3) se si riceve fattura da un fornitore Ue con partita Iva italiana, l'autofattura/integrazione avrà come tipo documento TD19 e come partita Iva si indicherà CN99999999999. Per integrazione e invio allo Sdi rileva la ricezione fattura. Sono ritenuti corretti tali comportamenti?
Una società affida le consegne dei propri prodotti ad aziende di trasporto private. Può accadere che i prodotti si danneggino per causa imputabile al trasportatore e non risultino più vendibili. Come da contratto, la società addebita all'azienda di trasporto il costo dei beni danneggiati. È corretto applicare l'Iva su quanto viene addebitato al trasportatore?
Il quesito riguarda l’Iva versata in dogana su acquisti che la mia società effettua da fornitori extra-Ue. Il corriere, normalmente, anticipa i costi che comprendono gli oneri doganali (dazio e Iva). L’Iva doganale (22% dell’imponibile del bene importato) va trattata al pari dell’Iva pagata per l’acquisto di beni in Italia? Oppure essa può essere scaricata dal reddito ma non dall'Iva?
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