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999 quesiti trovati
Accertamento e Riscossione
In tema di luogo di conservazione delle scritture contabili, si chiede quale altra documentazione fiscale debba essere esibita - in caso di accesso, verifiche e ispezioni - da parte di un contribuente (ditta individuale in regime semplificato) che conserva le scritture contabili presso la sede legale che coincide con la residenza anagrafica e che ha aderito al servizio di conservazione della fattura elettronica dell'agenzia delle Entrate. Tale contribuente conserva presso la propria sede solo i registri cartacei Iva e cespiti, non stampa le fatture elettroniche nè le conserva in formato xml; la tenuta della contabilità è invece affidata a un commercialista.
Ho un credito d'imposta, generato dal superbonus, che vorrei compensare in F24 con le tasse universitarie di mio figlio. Dopo uno scambio di mail con l'ufficio amministrativo dell'Università, il funzionario preposto mi ha scritto: «Le tasse universitarie non sono equiparabili alle tasse scolastiche; dunque, le confermo che l'unica modalità di pagamento è attraverso pagoPA». Secondo l'esperto, la compensazione in F24 è legittima?
Nel corso del 2023 un contribuente ha pagato, con un ritardo superiore a cinque giorni, sette rate di una rateizzazione in corso con la Riscossione (non in seguito a "rottamazione-quater"). Si chiede se queste rate si considerano comunque "non pagate", ai fini della decadenza, oppure se il pagamento, benché tardivo, si possa considerare valido, con la sola emissione di una cartella per interessi. In altre parole, il contribuente, se dovesse ritardare oltre cinque giorni anche l'ottava rata, dovrà considerarsi decaduto?
Un'impresa ha definito un accertamento con il procedimento di adesione. Durante il contraddittorio, il contribuente ha fatto valere ragioni non riconosciute dall'agenzia delle Entrate. A distanza di dieci giorni dalla chiusura, un question time (n. 5-00932 del 2023) in commissione Finanze ha confermato quanto il contribuente aveva dedotto nelle sue memorie (la materia era la Pex). Può, oggi, il contribuente depositare istanza di autotutela in relazione al procedimento concluso, chiedendo la restituzione delle somme indebitamente versate? In presenza del diniego o del silenzio, può il contribuente impugnare innanzi alla Corte di giustizia tributaria (Cgt)?
Il termine ultimo per inviare le certificazioni uniche (Cu) all'agenzia delle Entrate è il 16 marzo 2024 (31 ottobre per le certificazioni relative a redditi esenti o non dichiarabili mediante la dichiarazione dei redditi precompilata). Tenuto conto che da quest'anno verrà resa disponibile la dichiarazione dei redditi precompilata anche ai titolari di redditi di lavoro autonomo e d'impresa, ci si chiede se non sarà obbligatorio spedire tutte Le certificazioni uniche entro il 16 marzo 2024.
In materia di compensazioni di crediti fiscali (Iva, Irpef, Ires, Irap), senza apposizione del visto di conformità, si chiede se, nel 2024, per i soggetti Isa con pagelle fiscali basse (non 9 e 10) il limite è stato innalzato o è rimasto invariato a cinquemila euro.
Un dentista non ha effettuato l'invio dei dati del 1° semestre 2023 al Sistema tessera sanitaria. È possibile procedere ora all'invio dei dati? Considerando che le fatture emesse fino al 30 giugno 2023 sono ben 398, quale sanzione si dovrebbe versare per sanare il ritardo?
Nel cassetto fiscale risultano crediti erariali con codice tributo 1701 («Credito maturato dai sostituti d'imposta per l'erogazione del trattamento integrativo - art. 1, comma 4, del Decreto legge 5 febbraio 2020, n. 3») e con codice tributo 1627 («Eccedenza di versamenti di ritenute da lavoro dipendente e assimilati - art. 15, comma 1, lettera b) Dlgs n. 175/2014». Tali crediti sono esclusi dal blocco delle compensazioni in presenza di debiti iscritti a ruolo, scaduti e non pagati, superiori al limite di 1.500 euro, oppure sono utilizzabili, nonostante il verificarsi della condizione inibitoria prevista dall’articolo 31, comma 1, del Dl 78/2010, convertito in legge 122/2010?
Mia sorella ha acquistato un'auto con un finanziamento, che ora vorrebbe estinguere. Vorrei aiutarla donandole, tramite bonifico bancario, la somma di 10mila euro, ma mi chiedo se tale operazione può avere ricadute problematiche a livello fiscale. Se sì, come si possono prevenire?
Ho un conto deposito in Svizzera, con valuta locale, che vorrei chiudere. Il totale della somma depositata è stato accumulato gradualmente con i risparmi fatti nel corso degli ultimi 15 anni. Tutti i versamenti sono stati fatti con bonifici bancari e tutti gli anni ho presentato dichiarazione dei redditi. Che cosa devo fare, e quali tasse devo pagare, per riportare quei soldi sul mio conto corrente in Italia? Vorrei, inoltre, sapere se è possibile depositare la somma in franchi svizzeri anziché convertirla in euro.
In riferimento alle liti pendenti con rate da pagare da gennaio 2024, secondo il piano di ammortamento calcolato dall'agenzia delle Entrate con il tasso di interesse del 5 per cento, considerato che dal mese citato il tasso di interesse legale è sceso a 2,5 per cento, il piano di ammortamento dev'essere ricalcolato in base al nuovo tasso?
I soggetti passivi Iva erano soggetti all'obbligo di presentazione per via telematica, per l'anno 2011, delle ricevute occasionali relative a prestazioni effettuate da soggetti non titolari di partita Iva?
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